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Fibroscan l’analisi del fegato rapida e indolore

 

Il Fibroscan è una tecnologia all’avanguardia utilizzata principalmente per valutare la salute del fegato, specialmente nei pazienti con malattie epatiche croniche. Grazie alla sua capacità di misurare la fibrosi (rigidità) e la steatosi (accumulo di grasso) epatica, il Fibroscan rappresenta un’alternativa non invasiva rispetto alla biopsia epatica tradizionale.

 

Cos’è il Fibroscan?

Il Fibroscan, noto anche come elastografia epatica transitoria, è una tecnologia diagnostica avanzata non invasiva utilizzata per valutare la salute del fegato.

Questo strumento, sviluppato per la prima volta nei primi anni 2000, ha rivoluzionato il monitoraggio delle malattie epatiche grazie alla sua capacità di misurare la rigidità del tessuto epatico, che è un indicatore chiave della presenza di fibrosi del fegato. Il dispositivo Fibroscan funziona attraverso l’uso di onde sonore meccaniche ad alta frequenza che vengono inviate attraverso il tessuto epatico. Un trasduttore, posizionato sulla pelle sopra il fegato del paziente, genera queste onde che si propagano attraverso il fegato. Le onde si muovono a velocità diverse a seconda del grado di rigidità del tessuto: un tessuto sano sarà meno rigido e permetterà un passaggio delle onde più veloce, mentre un tessuto fibrotico, essendo più duro, rallenterà la velocità delle onde. Il trasduttore raccoglie i dati sulla velocità di propagazione delle onde e li trasforma in una misurazione quantitativa espressa in kilopascal (kPa). Il valore ottenuto è diretto: maggiore è il numero, maggiore è la rigidità del tessuto e, di conseguenza, maggiore è il grado di fibrosi epatica. Questo metodo di misurazione è particolarmente prezioso in quanto fornisce risultati rapidi e riproducibili, che possono essere utilizzati per una valutazione iniziale così come per il monitoraggio nel tempo della progressione della malattia o della risposta al trattamento. Un altro vantaggio significativo del Fibroscan rispetto alle metodologie tradizionali, come la biopsia epatica, è in fatto di essere un esame non invasivo. Mentre la biopsia implica l’estrazione di un campione di tessuto del fegato con un ago, il che comporta rischi come il sanguinamento e il dolore, il Fibroscan elimina questi rischi, rendendo il processo diagnostico molto più confortevole e sicuro per il paziente.

 

Come si fa l’esame Fibroscan?

Durante un esame con il Fibroscan, un operatore posiziona un trasduttore sulla pelle dell’addome del paziente. Questo dispositivo emette onde elastiche che si propagano nel fegato. Le onde vengono poi riflesse indietro al trasduttore, e il tempo che impiegano per ritornare è direttamente correlato alla rigidità del tessuto epatico. Un software dedicato analizza questi dati per fornire un valore numerico che indica la salute del fegato. L’esame si esegue in ambulatorio, è indolore e ha una durata di circa 15 minuti.

Vantaggi del Fibroscan

I vantaggi del Fibroscan rispetto alla biopsia epatica includono:

  • la non invasività
  • la rapidità dell’esame
  • la ridotta variabilità dei risultati

Non è necessaria alcuna preparazione particolare e il test Fibroscan è completamente indolore, rendendolo un’opzione ideale per monitoraggi frequenti e per pazienti che preferiscono evitare procedure invasive come la biopsia.

 

A cosa serve il Fibroscan?

Il Fibroscan è particolarmente utile per diagnosticare e monitorare malattie come:

  • l’epatite B e C cronica
  • la steatosi non alcolica
  • la cirrosi

e tutte le condizioni che possono portare a fibrosi epatica. È anche impiegato come esame di monitoraggio per valutare l’efficacia delle terapie farmacologiche nel ridurre la fibrosi.

 

Quando fare l’esame con Fibroscan?

L’esame Fibroscan è consigliato ai pazienti allo stadio iniziale di una malattia epatica (epatite B o C, cirrosi e steatosi) che hanno necessità di un monitoraggio frequente. Ma è anche consigliato a chi presenta:

  • familiarità per malattie del fegato
  • transaminasi elevate
  • malattie biliari
  • celiachia

 

Quali sono i valori normali del Fibroscan?

I valori del Fibroscan sono rappresentati in kiloPascal (kPa), l’unità di misura della pressione esercitata dalle onde sonore emesse dal dispositivo. Valori normali si attestano sotto i 6kPa che rappresentano un fegato normale o con lieve fibrosi. Quando i valori superano i 6 kPa possono indicare stadi più avanzati di fibrosi epatica che devono, però, essere interpretati nel contesto fisiologico del paziente.

 

Ci sono controindicazioni per l’esame Fibroscan?

L’esame Fibroscan è un esame sicuro, ma in caso di gravidanza non si riscontrano ancora sufficienti dati sull’uso delle onde sonore. Anche situazioni di forte sovrappeso e obesità, quindi con uno strato adiposo tra la cute e il fegato possono alterare i risultati dell’esame.

 

Come prepararsi all’esame con Fibroscan?

L’esame non richiede una preparazione particolare, ma è consigliabile essere a digiuno da almeno 3 ore per ottenere dei risultati più accurati. Presso il poliambulatorio San Marco Medika è possibile effettuare l’esame Fibroscan.

 

 

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